Christine Lavant (pseudonimo, di Christine Habernig-Thonhauser) nacque a St. Stefan, nella valle della Lavant, il 4 luglio 1915. Ultima dei nove figli di una poverissima famiglia carinziana, è gracile e malata fin dalla prima infanzia. Nel 1935, dopo un tentativo di suicidio si presenta spontaneamente presso l’ospedale psichiatrico di Klagenfurt, dove rimarrà ricoverata per sei settimane, esperienza successivamente narrata in Aufzeichnungen aus einem Irrenhaus (Appunti da un manicomio). Nel 1945 l’autrice comincia a far circolare tra gli amici le sue poesie e nel 1948 pubblica la sua prima raccolta Die Nacht an den Tag (La notte nel giorno) che andrà persa. Fin dal 1954 i suoi libri sono insigniti di premi e riconoscimenti tra i quali: lo Staatlicher Förderungspreis für Lyrik e il Lyrik-Preis dei “Neue deutschen Hefte” e per ben due volte, nel 1954 e nel 1964, il Georg Trakl-Preis per la poesia. Muore di un colpo apoplettico il 7 giugno 1973 a Wolfsberg.
Nel 1987 Thomas Bernhard curerà per Suhrkamp una personale antologia delle sue poesie, tradotte, come La marmocchietta del diavolo, da Anna Ruchat.